3 Settembre 1943: la firma che rese l’Italia una colonia

sn badoglioRicordare ciò che accadde a Cassibile settantadue anni fa è ancora oggi utile per molteplici ragioni. Prima fra tutte è il fatto che in quella circostanza non venne solo sancita la resa di una nazione che di fatto passava al nemico,il che già di per se è ignobile, ma vennero poste le basi (mai espressione fu piu giusta) per ciò che sarebbe avvenuto a conflitto finito. La consapevolezza che la guerra stesse finendo, e che l’asse era ormai spacciato era ben presente, e fu anche il motivo per il quale si verificò il tradimento ai danni di Benito Mussolini, operato da persone interne al partito, con la regia della monarchia sabauda, che si guardò bene dall’assumersi le proprie responsabilità nei confronti del popolo italiano e preferì rimanere “ostaggio al sud”, dimostrando ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, di non curarsi minimamente del bene d’Italia ma solamente dei propri interessi e rendendo manifesti quindi i motivi della futura diffidenza di molti italiani nei confronti dell’assetto monarchico e i motivi per cui è assolutamente necessario mantenere una Repubblica (di certo ben lontana dal modello di quella di oggi). 

Il trattato bilaterale firmato in rappresentanza dell’Italia da Giuseppe Castellano e in rappresentanza degli Stati Uniti da Walter Badell Smith, a cui si giunse dopo un’ incontro avvenuto a Lisbona il 12 agosto tra lo stesso Castellano e rappresentanti delle potenze “alleate” non era classificabile neanche alla stregua di un compromesso. L’Italia, supina allora come oggi ai rappresentanti delle plutocrazie, si limitò a timidi tentativi di inserire delle clausole che dessero almeno una parvenza più onorevole a quello che era un voltafaccia vile, ma neanche questo fu accordato, tanto che gli stessi Stati Uniti, riferendo della firma agli alleati inglesi, definirono il trattato come privo di condizioni.

Per cinque giorni nulla di tutto ciò venne annunciato alla popolazione e ai soldati, che pertanto continuavano a combattere al fianco dei tedeschi, i quali durante questo lasso di tempo ovviamente trattavano gli italiani come alleati, inconsapevoli del fatto che erano già stati traditi. Quando l’otto settembre fu reso noto l’accaduto, complice l’assenza di un governo autorevole a cui fare riferimento, le truppe italiane furono di fatto allo sbaraglio, non sapendo più chi erano alleati e chi i nemici, si generò quindi una situazione di confusione generale, che, inutile dirlo, si ritorse contro le nostre truppe, che si trovarono invise da una parte dai vecchi alleati che li consideravano traditori, dall’altra dai nuovi, che erano ben lontani dal considerarli interlocutori paritari, e che de facto OCCUPARONO L’ITALIA e da cui non se ne sono mai andati.

Per chi ritenesse pensare che le nostre sono asserzioni non documentate, ricordiamo che il traditore Badoglio intratteneva contatti con l’establishment inglese già da diversi mesi (fonte) ed una bozza dell’armistizio circolava già a maggio del 1943 (fonte).

L’armistizio si rivelò essere solo l’antipasto del trattato di pace firmato dopo la fine della guerra, i cui contenuti minavano integralmente ogni pretesa di sovranità da parte della nostra Nazione, e legavano di fatto il nostro destino alle decisioni di organismi in cui noi abbiamo ben poco potere decisionale, per non dire nessuno. Lo sbarco americano, che venne attuato totalmente nei modi e nei termini voluti dagli Stati Uniti, che, come detto in sede di firma dell’ armistizio non accolsero neanche una richiesta logistica da parte italiana se non quelle che collimavano con i propri interessi, rappresenta ancora oggi una delle pagine piu tristi della nostra storia, in quanto si trattò di una vera e propria invasione che nulla aveva di liberatorio, ma era ad unico carattere di conquista, e questo è dimostrato anche dall’atteggiamento tutt’altro che benevolo che costoro mostrarono nei confronti dei civili, anche non fascisti, che spesso furono vittime di violenze reiterate, e inoltre dal trattamento riservato alle nostre città, bombardate non sempre per motivi bellici e deturpate nella loro magnificenza ancora oggi.  Senza paura di essere smentiti possiamo affermare che solo gli italiani che aderirono alla Repubblica Sociale Italiana si opposero strenuamente, preferendo perdere una guerra ma non perdere l’onore.

Oggi l’Italia in cui viviamo è la conseguenza di quella convulsa fase storica, nella quale con una firma si decise di spegnere ogni legittima aspirazione di un popolo di essere sovrano, come certificano le oltre cento basi della NATO dislocate sul nostro territorio, che ci rendono, anche per posizione geografica, un paese a serio rischio nel caso di conflitti futuri, come dimostrato dal fatto inoppugnabile che la più grande esercitazione militare di questo organismo mai fatta abbia avuto luogo proprio sul nostro suolo. Proprio oggi, il Pentagono conferma quanto diciamo e ordina all’Europa: “Migranti, asse su quote Parigi-Berlino. Pentagono: Crisi durerà 20 anni” (fonte)

Ecco il motivo per il quale parlare di sovranità nazionale e poi rifarsi all’America come alleato non solo è incoerente politicamente, ma diventa offensivo per l’intelligenza del popolo italiano, almeno di quella che vuole andare oltre le apparenze e sa bene che i responsabili di questo presente sono gli stessi di quel passato, e che questo non è altro che il compimento di un processo di colonizzazione iniziato ormai molti decenni fa.

Daniele Proietti

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16 risposte a 3 Settembre 1943: la firma che rese l’Italia una colonia

  1. paolettiemilio ha detto:

    “Graecia capta ferum victorem cepit”….I romani conquistarono territorialmente la grecia, ma la cultura greca conquistò i romani, cosi QUINTO ORAZIO FLACCO descrisse la vicenda ed il modus operandi della civiltà romana in quel lontanissimo evento storico modus vivendi tipicio della civiltà romana, anche con il popolo etrusco avvenne la stessa cosa,così è stato per millenni per “NOI ROMANI”..non inteso come abitanti della capitale, ma eredi legittimi di quella cultura che per millenni spadroneggio nel mondo allora limitato al bacino mediterraneo, esportando la loro politica, giustizia e cultura, ma nache assorbendo e inglobando l’altrui in quella grande mescolanza di popoli, razze, uomini delle piu diverse e disparate civiltà, sotto il diritto romano,”CIVIS ROMANUS SUM”….allora il mondo era piu piccolo di ora e la politica piu diretta e arbitraria senza bisogno di mediazioni.
    Oggi le cose sono piu complesse con il mondo piu grande e il divario fra le varie civiltà meno evidente e negoziato da trattati che rendono sempre meno fattibile una “conquista legionaria” le risorse da conquistare sempre meno legate al territorio rurale, ma al mondo della finanza industria ecc.
    Ma la politica americana assomiglia molto a quella di roma anche se con metodologie diverse e cio che accadde a Cassabile è stato l’ennesimo tassello di una conquista in progressione che troverà la sua cartagine !!!!!! “ROMA CAPTA FERUM VICTOREM CEPIT”.

  2. Stelvio Dal Piaz ha detto:

    Roma è CIVILTA’, gli Stati Uniti sono la BARBARIE ! Con la resa senza condizioni ebbe inizio l’era del “TO BADOGLIATE ” che dura ancora ! La Verità dell’infamia di quei giorni è ancora tutta da scrivere.

  3. Riccardo (Comunista Nazionale) ha detto:

    Che gli stati uniti – e a sottolineare la considerazione che ho di loro, lo scrivo volutamente in minuscolo – siano un paese barbaro, malamente camuffato da “democratico” lo si sapeva, bastino queste due citazioni:
    “”GLI STATI UNITI D’AMERICA SONO L’UNICO PAESE OCCIDENTALE AD ESSERE PASSATO DA UNO STATO DI BARBARIE AD UNO DI DECADENZA SENZA ESSERSI FERMATO NEANCHE PER UN GIORNO IN QUELLO DELLA CIVILTÀ.”” (G.B. Shaw)

    “”CONTRO ROMA CITTÀ DELL’ANIMA STA CHICAGO CAPITALE DEL MAIALE.
    LA LOTTA È DUNQUE TRA NOI E LORO: TRA LORO CHE SONO BESTIE PROGREDITE E NOI CHE SIAMO CIVILISSIMI UOMINI PRIMITIVI.
    ECCO PERCHÉ L’AMERICA CI INVADE E CI AVVELENA CON LA SUA CIVILTÀ SENZA SALE.
    SULLA VIA DEL PRIMATO C’È JOHN BULL E UNCLE SAM.
    E CESARE DOVRÀ LEVARSELI DI TRA I PIEDI.”” (Berto Ricci)

    Quanto al Badoglio (si ricordi sempre che fu uno degli artefici del disastro di Caporetto…., abbandonando le truppe e salvando poi la pellaccia – forse la massoneria? -) non serve andare troppo indietro nel tempo, anche oggi mi sembra vi siano in circolazione dei degni emuli.
    In ogni caso, come ci ricorda sempre l’ottimo Stelvio Dal Piaz, poichè più buio che a mezzanotte non può venire, sono moderatamente fiducioso nel fatto che il male si distruggerà da sè.
    A patto che noi gli si dia una mano a farlo….
    Camerati e Compagni, A NOI!!!
    Mi permetto infine un paio di appunti, se non altro per evitare di essere tacciati come ignoranti da chi non la pensa come noi:
    1) il luogo ove fu perpetrato l’infame tradimento è Cassibile in provincia di Siracusa, non “Cassabile”;
    2) il generale americano che appose la propria firma all’esecrabile documento di resa, si chiamava “Bedell Smith” non “Badell…”.
    Saluti.

  4. Alter ha detto:

    Trattato (di resa incondizionata) di Parigi; la “Versaglia” imposta all’Italia Migliore; quella che ha combattuto con il Sangue e l’Onore, contro l’oro e l’usura.

    Art. 16)
    “L’Italia non incriminerà né molesterà i cittadini italiani – particolarmente i componenti delle Forze Armate – per il solo fatto di aver espresso simpatia per la causa delle Potenze Alleate e Associate o di aver svolto azioni a favore della causa stessa durante il periodo compreso tra il 10 giugno 1940 e la data di entrata in vigore del presente trattato”.

    I traditori in divisa sono stati adeguatamente protetti dall’accusa di Tradimento della Patria, che sarebbe immediatamente scaturita dalla pubblica conoscenza delle loro “gesta”.
    I traditori, gli ufficiali felloni di “Supermarina” sono l’esempio piu’ chiaro di cosa significò “aver svolto azioni a favore della causa alleata”, a partire dal 10 giugno 1940.

    L’Eroe Italiano Sergio Nesi, ricorda perfettamente cosa significasse fare “scorta convoglio”, sapendo che Albione conosceva in anticipo l’esatta posizione dei convogli italiani.
    Troppi Marinai e Soldati Italiani, troppe Navi Italiane giacciono in fondo al Mediterraneo, per colpa delle “azioni svolte a favore della causa alleata” ordite dagli ufficiali felloni di Supermarina.

    E non bisogna mai dimenticare che a Brindisi dalla Corvetta Baionetta, dietro il reuccio fuggiasco, scende un agente del Soe; Cecil Richard Mallaby.

  5. anonimo veneziano ha detto:

    Ottimo articolo, i miei complimenti all’estensore…. in ogni caso Kompagni sarete voi!!!!

  6. Compagnoincamicianera ha detto:

    E lei rimarrà il nostro kamerata ( anonimo) veneziano sig. Max.

  7. Alter ha detto:

    Sergio Denti: traditori italiani e spie inglesi
    MTM 548 – SERGIO DENTI – REGIA MARINA E SPIE INGLESI # 1
    youtube.

  8. Alter ha detto:

    Accanto alla infausta data dell’orrido 8 settembre, occorre sempre ricordare con fierezza e gratitudine tutti Gli Italiani che vissero le Giornate immediatamente successive; quelle del 12 e 18 settembre 1943.

    Il Cavaliere Italiano disarcionato a tradimento dal vecchio, corrottissimo ronzino sabauto, salta in sella al giovane Puledro desideroso di azione, con cui combatterà la lunga battaglia finale contro la bestia capitalcomunista

    12 e 18 settembre 1943; due Date impressionanti, per la rapidità di reazione dimostrata allora dall’Italia Migliore; quella del Littorio.

    La capacità di reazione di quella Italia Migliore, fà risaltare crudelmente il vergognoso contrasto dei pachidermicii tempi biblici con cui si muove la repubblichetta papponica napolitan-mattarelliana.

    Occorre recuperare quella Incredibile capacità di Azione Italiana; estrarla dal coma farmacologico cui è stata perfidamente immersa questa Nazione.

  9. paolettiemilio ha detto:

    concordo con riccardo comunista nazionale infatti sia il fascismo che il comunismo furono movimento di popolo nate dal socialismo accomunate dalle comuni radici e saparate dalle vicende dalla guerra in cui si getto a mare il fascismo e si salvo il comunismo, meno pericoloso per il capiatlismo. sono stato marinaio e le vicende della guerra in mare la conosco e alte sono state le figure di milirtari comandanti che hanno preferito la morte al disonore uno fra tutti Carlo fecia di cossato suicidatosi sul tricolore…..La mia “ipotesi” sul ruolo degli states quale nuova roma e’ assolutamente empirica personalissima analisi, vuole essere spunto di confronto sull’argomento aperto e cordiale sulla storia saluti tutti i compagni di ideali e camerati di trincea.

  10. istorian ha detto:

  11. paolettiemilio ha detto:

    la giusta ricompensa per giuda…lui per trenta denari…loro un po piu cari….dio li maledica

  12. Alter ha detto:

    Chi oggi traffica e manipola i destini di questa Nazione è un kalergista.
    Renzi si è autoincensato, dichiarandosi publicamente su Repubblica, come un credente negli “Ideali di un Mondo Globale”.

    Il kalergista Renzi ha dichiarato pubblicamente il proprio Credo globalista.

    Renzi è per il meticciato, per la “razza unica”, per la distruzione delle identità nazionali.
    Renzi persegue la fanatica utopia kalergista; appunto “l’Ideale di un Mondo Globale”

    “Occorre maggiore attenzione all’Africa. E’ il cuore del nostro futuro, ha straordinarie opportunità di crescita, è la miniera di una nuova speranza per CHI CREDE NEGLI IDEALI DI UN MONDO GLOBALE.

  13. Pugni chiusi e braccia tese ha detto:

    Dietro l’attacco economico/speculativo alla Grecia e all’Italia si cela l’attacco culturale all’antica Civiltà Greco/Romana. Gli artefici di quest’attacco sono i soliti Capitalisti Internazionali padroni del denaro (la loro più grande Proprietà Privata) ed unici creditori del nostro debito. Chi festeggia la firma che rese l’Italia colonia non è degno di definirsi nè compagno nè camerata, ma gli si addice maggiormente la definizione di “bravo e politicamente corretto democratico”.

  14. Alter ha detto:

    L’orrida – decrepita repubblica sanguisuga – da troppo tempo affama gli Italiani e devasta l’Italia.

    Ogni Uomo o Donna che decida di opporsi alla repubblica del disastro e dello sfascio – sia esso un “fascista” o un “comunista” – è un Patriota; un Italiano che si ribella al più ignobile dei regimi partitocratici.

    Camerati e Compagni, uniti contro la dittatura usuraia globalizzatrice mondialista.
    Si inizia da quella che opprime la Casa comune Italia.

  15. Alter ha detto:

    Italiani che scappano dall’Italia; africani che scappano dall’Africa…

    Mentre il Populista Bergoglio vaneggia di “Accoglienza senza sè e senza ma” – accelerando nei fatti la desertificazione umana africana – mons. Nicolas Djomo, Vescovo di Tshumbe e presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica democratica del Congo, esorta i confratelli africani a rimanere:

    “Guardatevi dagli inganni delle nuove forme di distruzione della cultura di vita, dei valori morali e spirituali.
    Utilizzate i vostri talenti e le altre risorse a vostra disposizione per rinnovare e trasformare il nostro continente e per la promozione della giustizia, della pace e della riconciliazione durature in Africa”.

    “Voi siete il tesoro dell’Africa. La chiesa conta su di voi, il vostro continente ha bisogno di voi“.

    Ci vorrebbe un prete cosi’, uno come Nicolas Djomo, anche in Italia.

  16. paolettiemilio ha detto:

    Credo sfugga la portata del fenomeno….

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