La retorica patriottarda non farà mai parte del nostro corredo genetico essendo figlia di quel pensiero conformista e perbenista cui opponiamo una necessità sovvertitrice dei costumi e delle idee. L’assunto appena citato è in linea generale lo schema mentale e concettuale cui dobbiamo far riferimento, consapevoli però che l’epoca di cui siamo obbligati testimoni non può non essere attentamente soppesata, per la forza disgregante che esercita sulle strutture fondanti l’esistenza stessa del genere umano. Ci ritroviamo a dover fare i conti con una destrutturazione potente ed un vuoto pervasivo di tutto ciò che per un essere umano rappresenta i pilastri stessi della sua capacità (e possibilità) di orientamento. E allora, da qui in avanti, avrà un senso parlare di Patria? Continua a leggere
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ITALIA PROLETARIA
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