Oggi, 15 aprile 2024, il Volontario Avanguardista CORRADO (classe 1928), il Volontario Avanguardista Sergio (classe 1928), il Volontario Avanguardista Stelvio (classe 1929), inquadrati nelle formazioni delle “FIAMME BIANCHE” della REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA, sopravvissuti alle tempeste della vita senza “abiurare al giuramento prestato”, in unità spirituale con le Donne e le Giovani ragazze del SERVIZIO AUSILIARIO FEMMINILE (prime donne in divisa), con i Volontari e Combattenti della R.S.I. , con i prigionieri di guerra rinchiusi nei “fascist criminal camp” dopo l’8 settembre 1943, vogliono ricordare agli immemori l’80° Anniversario dell’assassinio di GIOVANNI GENTILE, assassinio eseguito da mano comunista (nota !) su mandato e al servizio di Londra. Vogliono anche ricordare che le “spoglie mortali” di GENTILE riposano in Santa Croce a Firenze, tra “l’urne dei forti” su mandato del DUCE DELLA REPUPPLICA SOCIALE ITALIANA affidato al Ministro dell’Educazione Nazionale Carlo Alberto Biggini. La salma venne collocata nella Cappella a sinistra dell’Altare maggiore sotto una lastra di marmo. Nel “paese” Italia, ormai terra di conquista di tutte le etnie del mondo e preda sottomessa anche in virtù del (((piano kalergi))) predisposto dai (((soliti noti))) gia’ negli anni ’20 del secolo corso, il “personaggio” GENTILE, il “filosofo” GENTILE, la “pedagogia” di GENTILE, caratteristiche sulle quali si sono formati, non solo i tre Avanguardisti Corrado, Sergio e Stelvio, ma intere generazioni di ragazze e ragazzi italiani, studenti,lavoratori, donne e uomini sono completamente ignorate quando, addirittura, il SUO ricordo viene vigliaccamente mistificato dagli attuali “politicanti” e dal variegato “culturame antifascista” post bellico. Nel dopoguerra si è scritto molto sull’adesione di Gentile alla Repubblica Sociale Italiana dando le più diverse motivazioni e interpretazionitroppo spesso anche “malevole”. Gentile è un personaggio “scomodo” soprattutto per tutti coloro che, quando le sorti della guerra “ apparvero segnate dalla sconfitta” si nascosero o addirittura si costruirono un “percorso antifascista ante litteram. GENTILE, viceversa, rappresenta un altro “tipo di italiano”. Deve essere chiaro per tutti ! Gentile è un “costruttore del FASCISMO” da LUI inteso come SISTEMA POLITICO CAPACE DI FONDARE LO STATO “IN INTERIORE HOMINE”. In questo senso e con questo significato va interpretato il Suo incontro con Mussolini a Gargnano e la Sua accettazione a presiedere l’ACCADEMIA d’ITALIA DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA consapevole che, questa scelta, metteva in gioco la SUA stessa vita. Ma si tratta di una scelta consapevole , scritta e manifestata nel SUO discorso agli ITALIANI del 24 giugno 1943. (inquadrare bene temporalmente la data in relazione a quanto accadrà di lì a pochi giorni – 25 luglio!). “ SONO FASCISTA PERCHE’ SONO ITALIANO, PARLO A TUTTI GLI ITALIANI CHE VOGLIONO CHE L’ITALIA CONTI QUALCOSA NEL MONDO E QUINDI IN QUESTO SENSO, TUTTI VIRTUALMENTE FASCISTI”. Nel periodo “badogliano” GENTILE si ritirò nella tranquillità di Troghi ( frazione del comune di Rignano a due passi dalla Sua residenza fiorentina) e scrisse “GENESI E STRUTTURA DELLA SOCIETA’ “ : “ A SOLLIEVO DELL’ANIMO IN GIORNI ANGOSCIOSI PER OGNI ITALIANO MA ANCHE PER ADEMPIERE UN DOVERE CIVILE IN VISTA DELL’ITALIA FUTURA.” E’ un saggio di FILOSOFIA DI FILOSOFIA PRATICA di GIOVANNI GENTILE. Scritta tra l’agosto e il settembre 1943, fu pubblicata postuma nel 1946 a cura della Fondazione “GIOVANNI GENTILE” per gli STUDI FILOSOFICI. E’ un testo di “ filosofia pratica, educazione civile e speculazione teoretica di sorprendente attualità “. Per CORRADO, SERGIO E STELVIO, Volontari Avanguardisti, inquadrati nelle “FIAMME BIANCHE” della REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA rappresenta il “TESTAMENTO SPIRITUALE” offerto in dono, alle generazioni future, da GIOVANNI GENTILE.
(1 –nota a margine – a Fanciullacci, nel dopoguerra, venne conferita la medaglia d’oro al merito della resistenza. Fanciullacci; quando venne arrestato si rese conto che gli stessi che lo avevano arruolato per assassinare GENTILE, una volta utilizzato lo avevano venduto. Questo il motivo per cui si suicidò gettandosi ammanettato dalla finestra.
Va ricordato che, per espresso desiderio dei figli di Gentile,- desiderio pienamente condiviso da Mussolini, -nessuna rappresaglia venne eseguita dalle Autorità fiorentine della R.S.I.